Venaria Reale (Torino)

Dimenticata e abbandonata per due secoli, oggi, grazie a una monumentale opera di restauro, la reggia di Venaria Reale ha ritrovato il suo antico splendore e aperto le porte ai visitatori. La grande corte regale del Piemonte, paragonabile alla reggia francese di Versailles costruita, appunto, prendendo spunto dalla residenza sabauda, fu edificata in pochi anni (1658 – 1679) su un progetto dell’architetto Amedeo Di Castellamonte. A commissionarlo era stato il Duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese.

Lo stesso nome della reggia in lingua latina, venatio regia, deriva infatti dall’arte venatoria. La residenza è oggi uno dei più importanti esempi dell’architettura barocca del XVII e XVIII secolo, armonicamente integrata con il vicino Parco della Mandria e il suggestivo Borgo Antico. Dichiarata nel 1997 patrimonio dell’umanità dall’Unesco, con le altre residenze sabaude, rappresenta uno spazio immenso, vario e di notevole rilevanza artistica.

Nell’edificio si ammirano alcune delle più interessanti espressioni del barocco europeo: Salone di Diana, capolavoro seicentesco di Amedeo di Castellamonte; la Galleria Grande; la Cappella di Sant’Uberto e il Complesso della Citroniera e della Scuderia Grande, opera del genio settecentesco di Filippo Juvarra.

La visita è facilitata dal percorso guidato La Reggia di Venaria  – Storia e Magnificenzache accompagna il visitatore nella scoperta della cultura di questa regione e della dinastia che vi regnò per quasi mille anni. L’allestimento sulla vita di corte, curato dal regista britannico Peter Greenaway, si snoda per circa un chilometro e mezzo, e conduce il visitatore alla scoperta di saloni e ambienti del piano interrato e del piano nobile.

Il percorso prosegue poi nei circa 80 ettari di giardini che circondano la reggia – tra i più vasti d’Italia – , con le grotte seicentesche, la fontana dell’Ercole, e i resti del tempio di Diana e la rinata peschiera che dialoga con le affascinanti sculture contemporanee realizzate appositamente da Giuseppe Penone, uno dei maestri dell’arte povera.

Usciti dalla reggia, dopo aver visitato anche le interessanti mostre temporanee ospitate dl complesso, si può fare una passeggiata nel centro storico del Borgo Antico realizzato tra il 1667 e il 1690 intorno alla bella Piazza dell’Annunziata, cosi chiamata in onore del medaglione del collare dell’Annunziata, simbolo di uno dei più antichi ordini cavallereschi sabaudi. La vicina Tenuta della Mandria, attualmente trasformata in parco regionale, si estende per oltre tremila ettari ed è completamente chiusa all’interno di un muro di cinta lungo ben 35 chilometri.

Venaria Reale (Torino)

Nata nel XVIII secolo per l’allevamento e la riproduzione dei cavalli di razza della casa Savoia, custodisce numerose costruzioni disseminate per il parco, tra le quali la Bizzarria, curioso palazzo ufficialmente destinato al riposo di Vittorio Emanuele II durante le battute di caccia, e la Rubbianetta, una maestosa cascina a forma di ferro di cavallo.

Oggi il parco della Mandria è accessibile al pubblico, ospita numerose specie di animali selvatici e domestici ed è attraversato da diversi sentieri naturalistici da percorrere a piedi, in bicicletta, in trenino o su un calesse. Tra le sedici Residenze Reali, proclamate insieme alla Venaria Reale patrimonio dell’umanità dall’Unesco, le più interessanti si trovano a Rivoli e ad Aglié . Il castello di Rivoli, posto in cima ad una collina all’imbocco della valle di Susa, domina la città di Torino. Oggi è sede del museo d’arte contemporanea che, accanto alla collezione permanente, ospita importanti mostre temporanee di livello internazionale.

Il castello ducale di Aglié , con oltre trecento stanze, un grande salone da ballo affrescato, la quadreria e una preziosa collezione di reperti archeologici, è un pregevole esempio di eleganza e splendore regale. circondato da un giardino all’inglese e all’italiana, e da un parco con alberi secolari e parzialmente aperto al pubblico, che può visitare il piano nobile e la cappella di San Massimo.

Per informazioni sull’accessibilità vi consigliamo di contattare la Venaria Reale: tel. 0114992333, www.lavenaria.it.

Parco la Mandria: tel. 0114993311, www.parcomandria.it.

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