Ostuni con le sue casette color calce, arrampicate sulle ultime propaggini delle colline della Murgia, è un borgo magico che nei secoli è stato ribattezzato con nomi fiabeschi come città bianca, regina degli olivi e città presepe. Il nucleo più antico del centro abitato, a pianta ellissoidale e probabilmente costruito sui resti dell’acropoli messapica, era protetto da una cinta muraria con quindici torrioni aragonesi, otto dei quali in piedi.
Ancora oggi il centro storico è un intricato e tortuoso susseguirsi di cortili, piazzette, scalinate e vicoli, diviso in due dalla strada che conduce alla cattedrale, nella parte alta di Ostuni. Tra i luoghi da non mancare la triangolazione piazza libertà, sulla quale si affacciano il trecentesco municipio dalla facciata neoclassica, la chiesa di San Francesco, l’obelisco di Sant’Oronzo e la seicentesca chiesa dello Spirito Santo e nei pressi della cattedrale, il museo delle civiltà preclassiche, che raccoglie reperti archeologici della zona e il calco dei resti di una donna con il suo feto risalente a circa 25000 anni fa.
Sant’Oronzo è il protettore della città e gli ostunesi gli rendono omaggio con la celebre cavalcata del 26 agosto. Per tre giorni festeggiano il santo che salvò Ostuni dalla peste del 1657 con cortei di cavalli e cavalieri bardati a festa, sfilate per le vie cittadine, luminarie, musiche e spettacoli di fuochi d’artificio.
Per maggiori info chiamate l’ufficio turistico ostunese al numero 0831301268 o visitate il sito. Buon viaggio!
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