Ci troviamo a Bologna, zona Piazza Maggiore, quasi dietro casa di Lucio Dalla quando arriviamo al nostro albergo. Con oltre seicento anni di storia, l’albergo Al Cappello Rosso vanta una vocazione innata per l’accoglienza. Le prime documentazioni lo fanno infatti risalire al 1375, mentre nel 1712 G.M. Mitelli, insigne storiografo bolognese, nel suo Giuoco nuovo di tutte le Osterie che sono in Bologna, ricorda il Capel Rosso come l’osteria che offriva ai clienti “squisite pernici arrosto ben lardellate e accompagnate da crostini”. Situato fin dalle origini nella centralissima ed appartata via Fusari, l’albergo è il più antico luogo dell’ospitalità bolognese, tutt’ora attivo. Al tempo era una locanda voluta dal vescovo di Bologna Nicolò Albergati, per assicurare con questo gesto la sua protezione agli ebrei che passavano per Bologna e che potevano fermarsi in città soltanto presso l’albergo Capel Rosso, poiché veniva a trovarsi fuori dalle mura di Bologna (che allora si trovavano a Piazza Maggiore).

E’ un albergo molto particolare, che ti coccola dalla mattina alla sera, con tanti piccoli accorgimenti: ogni giorno in ascensore potete trovare un tappeto con su scritto il giorno in italiano ed inglese ed al centro il logo dell’albergo; ogni stanza ha un tema diverso, io e il mio compagno abbiamo avuto una delle stanze dove vi sono tantissimi fumetti, alcuni incorniciati, altri dipinti sul muro della stanza. Sono le stanze BilBOlBul “, che – statene certi – non troverete in nessun altro hotel di Bologna.

L’hotel

Oltre alle stanze fumettose C’è la camera dedicata a Elsa Schiaparelli, con i suoi ricordi nell’armadio, la suite bianca blu e rossa “da JFK”, la stanza silenziosa alla John Cage o quella “typewriting” dedicata a Olivetti, con la tastiera sul soffitto. C’è quella disegnata da Alessandro Baronciani e quella, nuova, di Anna Deflorian. O quella del violinista-ritrattista che negli anni ha caricaturato i direttori d’orchestra. Ci si dorme come in stanze dei giochi, suggestive e di buon gusto. L’idea è venuta alla direttrice, Marianna Di Giansante: visto che l’albergo collabora con i festival della città, perché non farsene lasciare qualche ricordo? Detto fatto: da anni, ogni edizione di BilBOlBul e del Biografilm è un’occasione per dedicare una camera a un personaggio o farla illustrare da un artista. Così oggi una decina, sulle 33 a disposizione, sono delicatamente cariche di storie disegnate. La stanza preferita si può scegliere dall’illustratissimo sito.

Una delle camere “illustrate”

Accessibilità

L’osteria del Cappello, ristorante e sala colazioni

L’albergo nel corso della sua storia ultrasecolare ha subito molte ristrutturazioni. Una delle più recenti lo ha reso accessibile alle persone con disabilità fisiche, a cominciare dall’entrata, priva di scalini e dotata di due porte automatiche che si aprono senza alcuno sforzo. Dall’entrata si accede alla hall, spaziosa e anch’essa priva di ostacoli, dove si può leggere, guardare la tv o utilizzare la postazione internet disponibile. PS: l’albergo è un punto di bookcrossing, potete lasciare i vostri libri e prendere quelli liberamente offerti (li troverete un po’ dovunque all’interno). L’ascensore è ampio e con comandi accessibili anche a chi si muove su sedia a rotelle, anche la sala colazioni si raggiunge direttamente con l’ascensore ed è molto comoda. Le camere sono sufficientemente spaziose da consentirvi di muovervi, non tutti i bagni sono attrezzati in maniera specifica per disabili ma sono comunque comodi. Se avete necessità in tal senso chiedete una camera attrezzata, potranno sicuramente aiutarvi. Al Cappello Rosso è sicuramente una buona scelta se cercate un albergo accessibile nel centro di Bologna e volete anche essere ospitati come dei gran signori. Buon soggiorno amici!

One response

  1. Grazieee! Finalmente una descrizione esaustiva e simpatica ed utile . Sicuramente la prossima volta che andrò a Bologna, prenderò in considerazione la vostra segnalazione. Mi avete incuriosito!

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Presenza di servizi per disabili
Ambiente accessibile a persone con disabilità motorie
Rampa di accesso per sedie a rotelle
Presenza di servizi per non vedenti o ipovedenti
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