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Amo Padova anche perché, nonostante sia una città universitaria, d’estate fatica a svuotarsi grazie a un appuntamento a cui tutti, ma proprio tutti, tengono a partecipare. Sto parlando dello Sherwood Festival che, puntuale come ogni anno, ogni estate allieta le calde serate di studenti e non.

Radio Sherwood è nata come emittente radiofonica indipendente che trasmetteva in tutto il Veneto. Punto di riferimento in città dal 1977 sulla frequenza 97.800, ha da poco trasferito le sue trasmissioni esclusivamente sul web. L’iniziativa è stata promossa da un collettivo di studenti e operai e la sua sede storica è in vicolo Pontecorvo. Con una programmazione dedicata soprattutto alla controinformazione, a temi caldi e alla cultura.

Radio Sherwood allieta le giornate degli ascoltatori con della buona musica non commerciabile. Nel 1995 il network pensò di creare un festival musicale indipendente della durata di un mese, sostenuto sin dalla prima edizione da centinaia di volontari.

Si svolge da sempre nel parcheggio nord dello stadio Euganeo, che sembra tra l’altro avere un microclima particolare perciò, soprattutto se andate in bici, non dimenticatevi l’ombrello! L’ampio spazio di cui dispone è non troppo lontano dal centro, quanto basta per essere raggiungibile in bicicletta. All’interno si trovano numerose bancarelle etniche e svariati stand. Lo spazio è un contenitore che mescola musica, teatro, arte, scrittura, incontri e dibattiti. Sicuramente gli eventi più attesi sono i concerti, sempre ben scelti, di artisti italiani e internazionali. Volete sapere qual’è il vantaggio di venire a un concerto allo Sherwood? Talvolta potrete assistere a esibizioni di artisti di grosso calibro al prezzo simbolico di un euro. E non so se mi spiego!

Insomma, una volta capito come arrivarci in bici, la vostra estate padovana non sarà più la stessa. Perciò tenete d’occhio io calendario perché ogni serata propone qualcosa di interessante da fare e, se il programma vi delude, le bancarelle non lo faranno. Il mio consiglio inoltre è quello di volontarieggiare: vivere il festival attivamente è sicuramente più divertente che viverlo solo da spettatori.

Così, con un po’ di sforzo, da un lato contribuirete alla realizzazione di questa grande festa e dall’altro il vostro pass vi permetterà di assistere gratuitamente a qualche concerto. Let’s rock!

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