HOKUSAI HIROSHIGE. Oltre l’onda. Capolavori dal Boston Museum of Fine Arts” è la mostra che fino al 3 marzo 2019 sarà visitabile al Museo Civico Archeologico di Bologna. La rassegna si inserisce tra le iniziative avviate nel 2016 per il 150° anniversario delle relazioni bilaterali Italia-Giappone.

Allestimento della mostra  HOKUSAI HIROSHIGE. Oltre l’onda

Circa 270 le opere in esposizione, con un focus sulle opere degli anni trenta dell’Ottocento che segnarono l’apice della produzione ukiyoe, nota  anche come “immagini del Mondo Fluttuante”. Hokusai, spiccò immediatamente tra i più raffinati rappresentanti di questo filone pittorico. Attraverso le sue silografie policrome l’artista seppe interpretare in modo nuovo il mondo in cui viveva, con linee libere e veloci e un uso sapiente del colore, in particolare del blu di Prussia, da poco importato in Giappone, traendo spunto sia dalla pittura tradizionale autoctona sia dalle tecniche dell’arte occidentale.

Per i suoi soggetti Hokusai ha spaziato dalle bellezze paesaggistiche e naturalistiche dell’arcipelago, alla rappresentazione di personaggi famosi e luoghi della tradizione letteraria e poetica, alle cortigiane dei quartieri di piacere e ai famosi attori di kabuki, fino alle visioni di mostri e spettri raffigurati in maniera grottesca o comica.

Artefice delle Trentasei vedute del monte Fuji, Hokusai è l’autore di una delle immagini più iconiche dell’arte giapponese: La grande onda presso la costa di Kanagawa, meglio nota come Grande onda.

Più giovane di circa vent’anni rispetto a Hokusai, Hiroshige, noto anche come “maestro della natura”, divenne un nome importante della pittura ukiyoe, in particolare con la serie delle Cinquantatre stazioni di posta del Tōkaidō, conosciuta come “Hōeidō Tōkaidō” dal nome dell’editore che lanciò verso il successo l’artista. 

Katsushika Hokusai,La grande onda presso la costa di Kanagawa – 1830-1831
Utagawa Hiroshige, Veduta del santuario di Benzaiten sotto la neve, 1844-1848

La sua dedizione instancabile al lavoro, che fruttò centinaia di dipinti su rotolo oltre che silografie policrome, lo portò a sperimentare in questo campo diversi formati di foglio fino ad approdare a quello verticale, che sfruttò al massimo delle potenzialità grafiche, a partire dagli anni cinquanta. 

La mostra, partendo dalle silografie di paesaggio del maestro Hokusai, attraverso la produzione di Hiroshige, intende dunque evidenziare come fossero ricorrenti gli stessi soggetti e come gli artisti fossero stimolati a inventare espedienti, quali formati e inquadrature diverse, per far breccia sul mercato.

Etty Hillesum, dopo esser stata ad una mostra di stampe giapponesi, ne rimane talmente colpita che annota così nel suo Diario “Vorrei scrivere parole che siano organicamente inserite in un gran silenzio, e non parole che esistono solo per coprirlo o disperderlo: dovrebbero accentuarlo piuttosto. Come in quell’illustrazione con un ramo fiorito nell’angolo in basso: poche, tenere pennellate- ma che resa dei minimi dettagli- e il grande spazio tutt’intorno, non un vuoto, ma uno spazio che si potrebbe piuttosto definire ricco d’anima”.

Hokusai aveva come scopo quello di innalzare l’arte della stampa allo stesso livello della pittura. Nel 1811 quando, all’età di 51 anni, cambia il suo nome in Taito, iniziò a lavorare su una serie di bozzetti e piccole immagini che chiamò “Manga”.  La parola manga (漫 画) si può tradurre come “Immagini frivole” e la serie era pensata per essere una collezione di rapidi bozzetti per fare soldi che avrebbe attratto nuovi studenti.Anche gli attuali fumettisti si servono di bozzetti preparatori per indagare la realtà, schematizzarla, e poi renderla più incisiva agli occhi del lettore. Hokusai dà a ciascun bozzetto un’interpretazione assolutamente personale e soggettiva, tanto che si può affermare che la sua raccolta sia l’antenato dei Manga attuali. Infatti, le stampe popolari ukiyo-e, hanno anticipato le tecniche fumettistiche odierne nell’espressione dei movimenti e nei cambi di scena. 

Stampa hyakumonogatari ,1790 c.a.

Un po’ di info

HOKUSAI HIROSHIGE. Oltre l’onda. Capolavori dal Boston Museum of Fine Arts. Dal 12 Ottobre 2018 al 03 Marzo 2019, Bologna, Museo Civico Archeologico
COSTO DEL BIGLIETTO: Intero € 14, Ridotto € 12, da 6 a 17 anni € 5, convenzioni € 10, gruppi € 12. Gratuito minori di 6 anni, guide turistiche abilitate con tesserino di riconoscimento, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, giornalisti accreditati dall’Ufficio Stampa del Comune e della Mostra, tesserati ICOM, guide turistiche (previa esibizione di tesserino di abilitazione professionale), dipendenti del Museo
Info: +39 051 5285851
Sito ufficiale della mostra: http://www.oltrelonda.it/

Accessibilità

Il museo è complessivamente accessibile. La sala dove si svolge la mostra è su un unico piano e si percorre agevolmente anche con sedia a rotelle, l’ingresso, che si trova all’interno del cortile del museo civico archeologico, presenta come difficoltà due gradini.   Nel museo  è disponibile un bagno attrezzato. Data la complessità della struttura, per accedere ad alcune parti del museo, per chi è in carrozzina, vi consigliamo di chiedere al personale all’interno che  è comunque molto disponibile.

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