Ravello città della musica

Gli ospiti illustri di quest’angolo incantato della costiera amalfitana sono innumerevoli. Nella primavera del 1880 giunsero a Ravello Richard Wagner e il suo scenografo, il pittore russo Paul Von Joukovsky, impegnati nella composizione del Parsifal. I due alloggiavano alla pensione Palumbo e grazie anche all’incantevole giardino di Villa Rufolo trovarono l’ispirazione per l’ambientazione del quadro scenico del secondo atto del Parsifal.

Anche le coreografie del celebre dramma Peer Gymt, scritto dal drammaturgo norvegese Ibsen con musiche di scena del compositore Grieg, debbono molto a Ravello. Un luogo in cui la vocazione musicale è confermata anche dalla presenza, e dai ripetuti ritorni, di Arturo Toscanini, Bruno Walter, Leonard Bernstein e Mitislav Rostropovich. Nella città hanno poi soggiornato anche altri personaggi famosi come Boccaccio, il geniale pittore e ceramista spagnolo Mirò, il disegnatore olandese Mauritius Cornelis Escher e all’inizio dell’800 Virginia Woolf, la celebre autrice di Gita al Faro.

Ravello è protagonista anche nella letteratura. La citano tra gli altri E. M. Forster in “Camera con Vista”, André Gide nel romanzo “L’immoralista” e D. H. Lawrence nel suo celebre “L’amante di Lady Chatterley”. 

Manifestazione molto importante è il Ravello Festival, la più antica manifestazione musicale dopo il Maggio Musicale Fiorentino. Il programma dell’evento prevede concerti di musica sinfonica e da camera, mostre di design e arti visive, proiezioni, incontri letterari e affascinanti passeggiate musicali.

L’architetto brasiliano Oscar Niemeyer è rimasto affascinato dalla città di Ravello e le ha progettato un auditorium che si affaccia sul mare. La nuova struttura che porta il nome dello stesso architetto, è stata inaugurata all’inizio del 2010 e aumenterà l’attrattiva turistica della costiera amalfitana. La costiera amalfitana ha affascinato musicisti, scrittori, pittori, architetti soprattutto per i suoi splendidi paesaggi, le sue scogliere e i suoi panorami unici anche per la presenza di dimore storiche come villa Cimbrone, originariamente proprietà delle famiglie Acconciagioco e Fusco acquistata nel 1904 dal nobile inglese E. W. Beckett Lord Grimthorpe, il quale la fece ristrutturare mescolando il gusto mediterraneo con le idee di ispirazione anglosassone. Il giardino venne ridisegnato e arricchito di decorazioni. Ma il vero gioiello della villa è il belvedere, quasi sospeso tra cielo e terra, da cui è possibile godere di un panorama invidiabile. Un luogo magico che non stupisce sia stato scelto da Greta Garbo per la sua celebre fuga d’amore con il direttore d’orchestra Leopold Stokowsky.

Il belvedere di villa Cimbrone

Vicino palazzo Rufolo, sorto tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo, vi è un vasto complesso di eleganti edifici circondato da un ampio giardino protetto da un muro di cinta e, verso i monti, da due torri. Dopo una passeggiata tra le vie del centro storico e una visita al duomo eretto nel 1087 sulla centrale piazza del vescovado si può scendere a Minori, camminando tra suggestive scale e strette viuzze, avvolti dai profumi della macchia mediterranea.

Alle spalle di Ravello si può invece visitare la riserva naturale Valle delle Ferriere: l’unica area naturale protetta di tutta la costiera amalfitana. La riserva tutela uno scosceso vallone dei monti Lattari, così chiamati per i pascoli dove si allevavano bovini da latte e dove anticamente funzionavano ferriere, opifici e , soprattutto, le celebri cartiere amalfitane.

Per informazioni potete rivolgervi all’azienda autonoma di soggiorno e turismo di Ravello: tel. 089857096 o visitare il sito web www.ravellotime.it

One response

  1. Cosi ben descritto che sembra di essere lì.
    Io ci sono stata e con voi di arcobalenoinviaggio , ….. Ci sto “ritornando” 😉

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