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L’Umbria è una tra le regioni con più verde della nostra bellissima Italia. La città medievale di Narni conserva nel sottosuolo un insolito tesoro archeologico. Grazie all’attività di volontariato dei suoi cittadini, questo tesoro è stato recentemente riportato alla luce e oggi propone ai turisti un suggestivo itinerario. Il percorso parte dal convento romanico di San Domenico ed arriva in una piccola chiesa sotterranea del XII secolo, che conserva alcuni tra gli affreschi più antichi della città.

Attraverso un passaggio si entra in un ampio locale con cisterna, probabilmente ci sonno i resti di una domus romana, per poi raggiungere, una grande sala che ha ospitato gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Qui sono ancora visibili segni lasciati dagli strumenti di tortura sulla muratura e si può visitare una piccola cella, con inquietanti simboli alchemici dal significato ancora ignoto.

Il tour nella Narni del sottosuolo continua nel sotterraneo della Chiesa di Santa Maria Impensole, dove  ci sono conservati i resti d’epoca romana e due cisterne e termina all’interno del “Lacus“, la grande cisterna medievale che si trova sotto la fontana di Piazza Garibaldi, già Piazza del Lago, sulla quale si affaccia il Duomo.

Risalendo in superficie è piacevole camminare fino alla Piazza dei Priori, con il trecentesco Palazzo Podesta e quello dei Priori caratterizzato da un pulpito dal quale si leggevano i bandi e una grandiosa loggia. Da visitare anche la Rocca Albornoziana, nell’intricato borgo di Mezule. Peraltro tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, Narni ospita la Corsa dell’Anello, una rievocazione storica organizzata per la festa patronale di San Giovenale.

 

La corsa ha origine nelle cerimonie tradizionali della prima metà del XIV secolo e si conclude con una gara equestre durante la quale i cavalieri devono infilare con un’asta un anello sospeso tra due funi davanti al Palazzo Comunale. Anche ad Amelia, sempre in provincia di Terni, ha la sua città sotterranea alla quale accedere da Piazza Matteotti. Qui si trovano dieci imponenti cisterne di origine romana, costruite per raccogliere l’acqua piovana.

Questo enorme deposito sotterraneo che può contenere fino a 4400 mq di acqua, è stato restaurato ed attualmente si può visitare con l’ausilio di guide specializzate. Poco fuori il centro cittadino potete osservare le mura poligonali, testimonianza della civiltà pre romana. Le grandi dimensioni di queste fortificazione hanno fatto nascere una leggenda popolare, secondo cui le mura sarebbero state costruite dai ciclopi.

Anche ad Orvieto è possibile visitare numerosi locali sotterranei che nei secoli fin dall’era etrusca sono stati utilizzati per i più diversi usi.

ACCESSIBILITA’:

Riguardo l’accessibilità di questi luoghi vi consigliamo a seconda della disabilità da cui siete affetti, di rivolgervi al Distretto Turistico Provincia di Terni. Loro sapranno darvi informazioni utili qualora voleste visitare questi luoghi.

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