Utilizzare i mezzi pubblici per andare al lavoro, a scuola, o anche per il tempo libero, nel nostro Paese è talvolta un’odissea. Non è raro sentire amici e colleghi sbuffare per il ritardo dell’autobus, per il treno senza aria condizionata o nel quale piove dentro. Pensate alla situazione di chi, avendo una disabilità, motoria ma non solo, quei mezzi non li può utilizzare a prescindere. Spesso negli ultimi anni i mezzi di informazione ci hanno portato a conoscenza di situazioni di disagio dovute all’inaccessibilità del sistema di trasporto pubblico italiano. Per fortuna negli ultimi anni qualche passo avanti sembra essere stato fatto, complice in certa misura anche il risalto mediatico che è stato dato alla questione anche grazie a campagne di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica sull’importanza dell’eliminazione delle barriere architettoniche. 

L’importanza dell’accessibilità delle ferrovie negli ultimi anni sembra essere presa in maggiore considerazione: nel biennio 2017-2018 infatti l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato cospicuo, con 220 milioni di euro investiti per la messa in regola di 50 stazioni da parte della società RFI, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, che ha rinnovato il proprio impegno nello sforzo per rendere le stazioni e i treni più accessibili. Per attuare ciò, RFI ha promesso un impegno di 2.5 miliardi di euro nei prossimi 10 anni – fondi che saranno utilizzati per rendere accessibili 620 stazioni ferroviarie.

Il programma per il miglioramento delle infrastrutture prevede varie tipologie di interventi, quelli strutturali che sono stati stabiliti sono:
–    innalzamento dei marciapiedi a 55 cm dal piano dei binari,
–    la riqualificazione dei sottopassaggi pedonali,
–    la realizzazione di nuove rampe di accesso ai binari,
–    l’attivazione di ascensori,
–    l’installazione di percorsi e mappe tattili per persone cieche,
–    la realizzazione di nuove pensiline e la riqualificazione di quelle esistenti.

Interventi tecnologici

Oltre a queste opere, che sono rivolte in particolare alle persone con disabilità motorie e alle persone non vedenti o ipovedenti, il progetto prevede anche altri interventi tesi a facilitare l’esperienza in stazione a bordo treno delle persone con disabilità sensoriale e cognitiva, ma anche per tutti gli utilizzatori di questi servizi di trasporto.
Tra gli altri interventi previsti:
–    l’installazione di nuovi monitor e impianti di diffusione sonora, per il miglioramento dei sistemi di informazione, sia audio che video,
–    il miglioramento della segnaletica di stazione e dell’illuminazione
–    creazione di parcheggi auto,
–    stalli per la sosta delle due ruote e sistemi per la salita e discesa di chi trasporta una bicicletta.

Interventi previsti per quanto riguarda l’utilizzo delle nuove tecnologie sono i seguenti:
–    l’installazione di nuovi tornelli  per il controllo automatizzato degli accessi ai binari e  la validazione del biglietto elettronico,
–    l’allargamento del progetto “Wi-Life Station” a nuove stazioni, con la creazione di un portale virtuale di stazione per informazioni di viaggio e altre utilità.

Questi grandi progetti di accessibilità, come abbiamo visto, verranno implementati nell’arco di un decennio: ci vorrà quindi ancora pazienza per poter viaggiare sul treno con più comodità. Un primo piccolo passo verso la piena fruibilità del servizio ferroviario nazionale e stato mosso, ora ci auguriamo che si continui su questa strada perché le cose da fare sono ancora tantissime, come sperimentiamo quotidianamente noi utenti del servizio ferroviario.

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